di Marzio Proietti, Consigliere comunale Melano
L’imbuto a sud del Ticino si apre su una regione con 10 milioni di abitanti, posta al centro dell’asse est-ovest industriale-commerciale dell’Italia settentrionale, con sbocchi sui porti di Genova e Venezia e dove le merci viaggiano soprattutto su strada, anche verso il nord Europa.
Gli importanti investimenti sulla rete del traporto pubblico in Ticino effettuati nel corso degli ultimi 15 anni e quelli previsti per i prossimi 10 anni, contribuiscono a migliorare la viabilità e l’ambiente. Non vi è però molto margine di manovra per pensare di trasferire il traffico dal mezzo privato a quello pubblico utilizzando le attali infrastrutture viarie (ferrovia soprattutto). Treni merci e camion riducono le capacità di transito e sui TILO non è pensabile stipare più passeggeri rispetto a quelli odierni. È per questo motivo che il Ticino chiede da molti anni che si velocizzi il completamento di Alp Transit a sud di Lugano. È un’opera prioritaria ed è peccato che sia rimasta troppo a lungo nei cassetti. La recente decisione della Consigliera federale Simonetta Sommaruga di accelerarne la pianificazione è stata perciò accolta molto positivamente. Un passo nella giusta direzione, ma non basta. Lo spirito perseguito dalla petizione No terza corsia A2 è questo: prendiamo assieme decisioni coraggiose e lungimiranti, piuttosto che pensare di ridurre localmente le colonne a scapito del territorio e della popolazione.
2 febbraio 2021