L’opinione

Di Giorgio Noseda, medico. Lettera pubblicata su laRegione il 24.03.2021.

Dico no alla terza corsia fra Lugano e Mendrisio.

Il progetto PoLuMe prevede il potenziamento dell’autostrada tra Lugano e Mendrisio e dovrebbe essere realizzato entro il 2040. Così come proposto, avrebbe un forte impatto sul territorio, in particolare nei comuni di Maroggia, Melano e Capolago.

Lo stupendo paesaggio che si snoda fra queste località – che avrebbe meritato un vincolo molto rigoroso – è stato stravolto, ristretto, soffocato dall’accavallarsi delle vie di comunicazione che lo attraversano: strada cantonale, autostrada, ferrovia. I nuclei abitativi sono stati compressi verso montagna, mentre è praticamente ostruito l’accesso al lago. Uno svilimento che sarà ancora più inasprito dal previsto svincolo autostradale nel comune di Melano e dall’allargamento dell’autostrada con la costruzione di una terza corsia dinamica. Un altro prezioso pezzo di territorio sarà a quel punto divorato da ulteriore cemento.

Non solo, ma aumenterà il traffico autostradale, con l’aggravamento ulteriore del già importante inquinamento ambientale e fonico con le ben conosciute conseguenze nefaste per la salute, i cui risultati sono stati studiati scientificamente. Vale la pena ricordare due studi che hanno analizzato l’inquinamento dell’aria e quello fonico, rispettivamente SAPALDIA e SiRENE, entrambi coordinati dall’Istituto di medicina sociale e preventiva dell’Università di Basilea.

Le polveri fini e ultrafini e il biossido di azoto aumentano in modo significativo le malattie respiratorie e le patologie cardiovascolari e cerebrali, infarti e ictus.

I rumori eccessivi disturbano la concentrazione e minano la serenità. Possono provocare traumi acustici, con perdita dell’udito. Anche se deboli, tuttavia, e durante la notte, possono provocare insonnia, depressione, persino disturbi cognitivi nei bambini.

 Ai quali si aggiungono  ipertensione arteriosa, diabete e conseguenti danni al cuore e al cervello.

Si stima che 500 dei 20.000 morti all’anno per malattie cardiovascolari nel nostro Paese siano da ricondurre ai rumori prodotti dal traffico. E i costi annuali che ne conseguono vengono stimati a 2,6 miliardi di franchi.

L’unico aspetto positivo del progetto dell’USTRA prevede una galleria tra l’entrata nord di Bissone e Maroggia, che riqualificherebbe  il territorio di Bissone. Ma peggiorerebbe il tratto a sud, spostando il nodo su Maroggia e Melano e sino a Mendrisio e Chiasso.

 Perché non riformulare e prolungare il percorso in galleria a sud, oltre Mendrisio, immaginando di agganciarsi al nuovo tracciato proposto sotto la collina del Penz?

Penso sia opportuno rigettare il progetto, e ricominciare a ripensare tutto con una nuova visione e…con un po’ di lume della ragione.

Giorgio Noseda, medico.

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